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Un viaggio al buio

 

Appena maggiorenne

Con l'infinito nello sguardo

Dei capelli da ospedale

Una cartolina prima di partire

E uno zaino per cercare

 

Come meta quel confine

Appena dopo Miramare

Nei pensieri tante note

La mia spada a sei corde

Lasciata a casa ad aspettare

 

Mi aspettava un'avventura

Inaspettata ben 4 ore

Lo scompartimento vuoto

Solo io ed un angelo

Chissà perché

 

Tu non vedevi

Ma mi spiegavi i colori

Tu non vedevi

Ma raccontavi rumori e suoni

Con gli occhi chiusi

con la tua sensibilità

Un viaggio al buio

Pieno di vita e musica

 

Ti ho martellato tutto il tempo

Ero curioso come mai

Come potevi tu sapere

Certo nella musica

Non mi hai deluso mai

 

Li ho capito la grandezza

Il rispetto per la vita

L'importanza dei profumi

La paura del silenzio

Quanta luce dentro te

 

La più bella avventura

Sono poche 4 ore

Lo scompartimento pieno

Di un angelo

E di tutti i suoi perché

Tu non vedevi

Ma mi spiegavi i colori

Tu non vedevi

Ma raccontavi rumori e suoni

Con gli occhi chiusi

con la tua sensibilità

Un viaggio al buio

Pieno di vita e musica

 

Viaggiavi sola

Il tuo amore ti aspettava

Gli passai la tua valigia

Un cenno una mano e siete andati via

Meravigliosi forti e sicuri

Con tutta la poesia

Un viaggio al buio

Io non potrò scordarlo mai

“Un viaggio al buio”

“Un carissimo ricordo, il viaggio da Milano a Trieste, verso la caserma nel lontano '91, nello scompartimento di un treno solo con una donna non vedente. Lei, di una decina di anni più grande, ha raccontato le proprie sensazioni, come immagina i colori e cosa trova nella musica, guida fondamentale. Ha risposto con disponibilità e gentilezza a tutte le domande di questo ragazzo, che armato di zaino, andava a sprecare un anno di vita, ma che in quelle 4 ore, ha potuto allargare la propria consapevolezza sulle cose importanti e fondamentali della vita.. Grazie ad un viaggio al buio e un angelo.”

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